Ex Centrale Nucleare di Trino SOGIN SpA - Trino, Provincia di Vercelli

Diego C.

Interessante visita alla ex centrale nucleare.
La durata è di circa un'ora e mezza, fatta da persone che lavorano nel sito. È vietato portare al suo interno borse e cellulari, che vengono fatti lasciare in auto all'interno del parcheggio, sorvegliato e custodito.
Utile per capire quale eccellenza eravamo nell'ambito dell'energia nucleare, eccellenza esportata in tutto il mondo.
Smantellamento totale dell'impianto previsto per il 2040 circa.
All'uscita vengono regalati degli opuscoli, una spilla ed una borsa.
Possibilità all'interno di usufruire dei distributori automatici di bevande

Andrea B.

Per chi nei commenti si chiede come mai il decommissioning stia durando così tanto: quando era in attività, ovviamente emetteva radiazioni in prossimità del nocciolo e delle strutture di contenimento. Quei muri e tubazioni sono state irradiate per 30 anni, quindi anche una volta smontate vanno stoccate per decenni in attesa del decadimento. Solo dopo si possono trasportare e smaltire. Indicativamente nel 2040 l’impianto sarà smantellato. Sono tempi tecnici, non è colpa della burocrazia o dei costi: i tecnici sapevano dal 1987 che sarebbe andata così.

vanlu (. W.

È possibile la visita solo quando vengono annunciate le prenotazioni sul loro sito web:

www.sogin.it

Altamente sorvegliata come giusto dev'essere un luogo simile 👍

Enrico R.

Quando nel 1990 la centrale "Enrico Fermi" di Trino fu dismessa era già a fine vita essendo stata progettata per lavorare solo 25 / 30 anni.
Il suo smantellamento è ancora in corso, a distanza di decenni: viene da chiedersi a quanto ammontano i costi di questa lunghissima operazione?

mrcmobile 9. M.

Visitata grazie ad un interssantissimo tour guidato, organizzato da Sogin (incaricata dello smantellamento). Un'occasione unica per entrare all'interno di una centrale nucleare. Per tranquillizzare tutti: è ferma, chiusa, non funziona più dagli anni 80, è in fase di smantellamento e bonifica.

BS&68

Pessima scelta quello di avere deciso di abbandonare la produzione di energia con le centrali termonucleari e renderci dipendenti dalle nazioni confinanti che, guarda caso, ci vendono energia prodotta con la fissione in unità costruite proprio al limite del confine con l'Italia. Sarebbe stato molto meglio utilizzare le nostre.

Davide

Un pezzo di storia, visitato grazie a Sogin. Visita consigliata se capita!

Ilaria T.

Che peccato non aver usufruito del suo potenziale, paghiamo fior fior di soldini per l'energia, dovevamo riflettere un po' di più non si decide mai a caldo. La Germania per citarne un esempio è cresciuta tanto grazie a queste centrali noi abbiamo fatto tanta più fatica.