Nicola Padula
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L'approccio vs il Cliente non è stato affatto corretto (ahimé, predisposizione non rara negli ambienti di vendita di prodotti e servizi di una Regione piccola come la nostra Lucania!). Non è corretto farlo ponendosi, a mio avviso, su un "piedistallo", credendo di far (meglio, "tentare di far") sentire il Cliente "inferiore" nel senso di sudditanza esperienziale e tecnica sul prodotto e servizio che si vorrebbe vendere (tale è stata la mia percezione), ma con il semplice obiettivo legittimo di far percepire al Cliente un valore realistico del loro rapporto qualità/prezzo. Sì, anche il servizio fa parte del pacchetto da vendere, perché il disegno a matita fatto per far sì che il Cliente possa verificare che l'arredo sia adatto alle proprie esigenze (di ingombri, estetica, etc) non è un servizio gratuito, ma viene rilasciato al Cliente (inclusa l'alternativa di una semplice fotografia da smartphone allo stesso disegno) solo allorché si firmi il contratto di vendita, appunto, o almeno così era un po' di tempo fa. Mi fu allora detto (anche da parte di Chi me li aveva consigliati, una "Professionista", nonché Dipendente di un'Azienda costruttrice di appartamenti di Potenza..tra virgolette perché è negativo il mio giudizio sulla sua professionalità) che un disegno a matita riportante le misure fornite per adattare l'arredo, assieme ai disegni dell'arredo stesso, dovrebbe considerarsi "proprietà intellettuale" (mi vien da ridere al sol pensiero!), in barba a tutti i Competitors, anche internazionali (secondo me molto più corretti) che lo fanno GRATIS, con tanto di uso di software di simulazione di arredo, rendering, annessi e connessi, non certo a matita, e per tutte le volte in cui il Cliente sente l'esigenza di apportare successive modifiche dopo le giuste verifiche in loco che deve effettuare. Senza contare il fatto che il Cliente si fa anche altre domande sulla ragione più o meno dichiarata per cui lo schizzo a matita (perché è di questo che si tratta) non sia rilasciato, domande che fanno decrescere la fiducia accordabile al Venditore! Come se il tempo che il Consumatore investe p.sso Colui nelle cui mani sta mettendo le proprie scelte non sia sufficiente a giustificarlo!! Cosa aggiungere?! Vogliamo parlare di Qualità e del suo rapporto con il prezzo del prodotto e servizio di cui se ne decanta l'alto livello? Ok.. Signori, se fosse sempre il solo fatto di affermare che l'arredamento di due piccoli bagni (sanitari esclusi) costino il "giusto", cioè diverse migliaia di euro, poiché la qualità è (meglio, "sarebbe", fino a verificarlo) ottima, ma perché non proporre di farli pagare il doppio, visto che la misura della Qualità che il Cliente può fare all'atto dell'acquisto è una stima verosimile di ciò che tocca e vede, quando e se può, oltre che delle recensioni a cui ha accesso e della fama più o meno giustificata del Produttore che fornisce il prodotto al Venditore..e nulla più!?! Mentre il prezzo, beh..quello sì che è confrontabile in modo ineluttabile con la propria esperienza! Perché non farli pagare il triplo, alludendo all'ottimo rapporto qualità/prezzo?!? A parte la forma indeterminata per numeratore e denominatore che tendono a infinito in un rapporto, la matematica afferma che per quel rapporto che va a infinito (la cui Qualità vada a infinito) il prezzo lo segue sempre con un ordine di infinito inferiore, vero (e su questo forse si fa leva!), ma sempre di numero sufficientemente e QUANTO SI VOGLIA alto si tratta..!! In altri termini, qualunque prezzo alto andrà bene in un rapporto qualità/prezzo dichiarato alto, tanto per la qualità (non misurabile dal Cliente quanto il prezzo) varrà sempre la pena spendere somme ingenti di denaro! Siamo seri..prezzi esorbitanti, troppo alti a mio avviso, non sono giustificati da una qualità adeguata se non dal fatto che forse si vorrebbe far leva su diverse condizioni al contorno (al momento in cui il Venditore si impegna legittimamente nella sua performance di vendita) favorevoli per lo scopo di fare profitti con margini spropositati. Meditate gente, meditate!